Giurista e letterato ( Venosa 1614 – Roma 1683) La sua opera fondamentale è il Theatrum veritatis et iustitiae, sive decisivi discursus per materias seu titulos distincti ( 21 tomi, Roma 1669-73), nel quale raccolse e ordinò le materie, le allegazioni forensi e i discorsi da lui tenuti nell’esercizio dell’avvocatura. Del Theatrum curò una riduzione in italiano col titolo Il dottor volgare ovvero il compendio di tutta la legge civile, canonica, feudale e municipale nelle cose più ricevute nella pratica ( 15 libri, 1673) sostenendo contemporaneamente nel Discorso dello stile legale l’opportunità dell’uso dell’italiano nei giudizi. Acuto, brillante, dotato di un’ironia pronta e vivace, De Luca è non solo un giurista dotto e moderno, tutto rivolto alla concretezza del consenso e dell’uso dei popoli, ma anche uno scrittore netto e vivo, da collocare tra gli esempi notevoli di prosa tecnica e scientifica del Seicento. Compose molto probabilmente anche Instituta civilia, nonché opere di economia e di finanza.
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