Il Fascino Storico di Venosa: Un Viaggio nel Tempo tra Mura Antiche e Strade Romane
Venosa, antica e affascinante, nasce nel 291 a.C. come colonia latina su un sito che un tempo ospitava un abitato sannitico. Sebbene la documentazione archeologica sia limitata, sappiamo che la città fu subito protetta da imponenti mura in opera quadrata, di cui oggi rimane traccia solo in parte, ma che potrebbero essere ricostruite lungo il profilo collinare.
L’antico sistema stradale di Venosa è ancora leggibile nel tessuto urbano attuale, soprattutto lungo i due assi principali est-ovest, corrispondenti agli attuali corso Vittorio Emanuele e corso Garibaldi. Questi assi erano organizzati su due vie longitudinali di attraversamento, oltre a una serie di percorsi minori nord-sud, che sono stati ricostruiti in base ai ritrovamenti archeologici.
Le dimensioni degli isolati antichi, regolari e ben definiti, erano di circa 52 per 105 metri, evidenziando un’organizzazione urbanistica precisa fin dai primi momenti della città. Le strutture risalenti al periodo repubblicano confermano un’intensa attività edilizia già dai primi tempi, con successivi ampliamenti dopo eventi come il Bellum sociale (90-89 a.C.) e la nuova deduzione coloniale del 43 a.C..
Le maggiori opere pubbliche, come l’acquedotto, l’anfiteatro e le terme, risalgono all’età imperiale, con rifacimenti nel periodo traianeo-adrianeo. Nonostante le trasformazioni nel corso dei secoli, l’impianto originario della città ha mantenuto la sua funzionalità fino all’età tardo antica, seppur con modifiche significative all’interno degli isolati.
Venosa continua a raccontare la sua storia attraverso le sue strade, i suoi resti archeologici e le sue testimonianze, invitando i visitatori a un viaggio affascinante nel tempo. Fonte: Ente Provinciale Turismo Potenza.