È un luogo di raro incanto, non è facile trovare testimonianze di vita romana, ebraica e normanna tutte stipate in un realtà così piccola, conservate dalla massiccia e autentica architettura dei monaci benedettini.
Il complesso dell’abbazia venne edificato sulle rovine di un’antica chiesa paleocristiana, che a sua volta fu eretta sul sito di un particolare tempio dedicato al dio delle nozze, Imene. Nel 1059 la chiesa fu consacrata da Niccolò II. Successivamente fu ampliata dai Normanni nel XI sec. e, anche se rimasta incompiuta, rimane comunque una delle abbazie più belle e interessanti di tutto il meridione. Autore: Antonio Guarino |