Orazio Flacco – La Vita

Quinto Orazio Flacco nacque l’8 dicembre dell’anno 65 a. C. da padre liberto a Venosa, città tra l’attuale Puglia e la Basilicata, nella propria casa situata oggi nelle vicinanze del trappeto del sig. Piumbaroli, di fronte al ruscello Reale. Di questo dà testimonianza nella prima satira del secondo libro, dove dice:

… Lucanus an Apulus anceps:
nam Venusinus arat finem sub utrumque colonus.
(In dubbio se Lucan sono o Pugliese: però ch’el Venusino
ara il terreno sul confine d’ambedue)

Frequentò i primi anni le scuole di Venosa e successivamente, quando ormai il suo paese risultò troppo limitato per le sue ambizioni, fanciullo di gran ingegno e grandi aspettative, fu condotto dal padre a Roma, perché imparasse le lettere e i costumi, alla maniera dei figli dei cavalieri e senatori.

Continuò gli studi a Roma ed ebbe per suo maestro di lettere greche e latine l’illustre Orbilio Beneventano. Quindi andò ad Atene a studiare filosofia.

Uscito ingloriosamente dalla guerra tra Augusto,Bruto e Cassio, tornato a Roma, essendo morto nel frattempo il padre, non avendo altro modo per vivere che col poetizzare, si diede alla poesia.

Dopo la vittoria d’Augusto, Mecenate, per mediazione di Virgilio e di Vario, lo incluse trai suoi amici e ciò gli permise liberamente, senza alcun problema di natura economica, di esprimersi liricamente nelle sue composizioni.

Le sue opere non solo piacquero a Cesare Augusto, a Mecenate, e ad altre persone nobili e letterate, ma anche a San Germano, dottore della Chiesa, il quale disse che Orazio fu il primo,tra i Latini,che trovò il modo di comporre i versi lirici.

Ebbe una sua villa dotata di molte comodità, tanto gradita che in ogni occasione non si stancava mai di lodarla e di celebrarla.

Privato di ogni preoccupazione economica, ebbe modo di esprimere così tutta la sua bravura nelle opere che man mano produceva. Così nascono le Satire, gli Epodi, le Odi e le Epistole.

Nell’8 a.C. muore il poeta che, più di ogni altro personaggio nato a Venosa, ha dato lustro alla città restandone legato mediante un rapporto quasi antonomastico.

LE OPERE:

Epodi ( 17 carmi)
Satire ( I , II libro)
Odi ( I,II,III,IV libro)
Epistole ( I,II libro)

Il Carmen saeculare
Epistola ai Pisoni o Ars Poetica

 

 

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