Archivio di luglio 2011
Orazio Flacco – La Vita
Quinto Orazio Flacco nacque l’8 dicembre dell’anno 65 a. C. da padre liberto a Venosa, città tra l’attuale Puglia e la Basilicata, nella propria casa situata oggi nelle vicinanze del trappeto del sig. Piumbaroli, di fronte al ruscello Reale. Di questo dà testimonianza nella prima satira del secondo libro, dove dice: … Lucanus an Apulus anceps: Frequentò i primi anni le scuole di Venosa e successivamente, quando ormai il suo paese risultò troppo limitato per le sue ambizioni, fanciullo di gran ingegno e grandi aspettative, fu condotto dal padre a Roma, perché imparasse le lettere e i costumi, alla maniera dei figli dei cavalieri e senatori. Continuò gli studi a Roma ed ebbe per suo maestro di lettere greche e latine l’illustre Orbilio Beneventano. Quindi andò ad Atene a studiare filosofia. Uscito ingloriosamente dalla guerra tra Augusto,Bruto e Cassio, tornato a Roma, essendo morto nel frattempo il padre, non avendo altro modo per vivere che col poetizzare, si diede alla poesia. Dopo la vittoria d’Augusto, Mecenate, per mediazione di Virgilio e di Vario, lo incluse trai suoi amici e ciò gli permise liberamente, senza alcun problema di natura economica, di esprimersi liricamente nelle sue composizioni. Le sue opere non solo piacquero a Cesare Augusto, a Mecenate, e ad altre persone nobili e letterate, ma anche a San Germano, dottore della Chiesa, il quale disse che Orazio fu il primo,tra i Latini,che trovò il modo di comporre i versi lirici. Ebbe una sua villa dotata di molte comodità, tanto gradita che in ogni occasione non si stancava mai di lodarla e di celebrarla. Privato di ogni preoccupazione economica, ebbe modo di esprimere così tutta la sua bravura nelle opere che man mano produceva. Così nascono le Satire, gli Epodi, le Odi e le Epistole. Nell’8 a.C. muore il poeta che, più di ogni altro personaggio nato a Venosa, ha dato lustro alla città restandone legato mediante un rapporto quasi antonomastico. LE OPERE: Epodi ( 17 carmi)
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Chiesa – Monastero di Santa Maria
La chiesa e il monastero (di cui rimangono pochi resti) furono costruiti alla fine del XVI secolo dal vescovo Rodolfo da Tussignano per ospitare le monarche Benedettine. La chiesa fu consacrata nel 1662. Del monastero resta l'elegante loggiato del piano superiore mentre il resto delle strutture furono demolite per far posto all'attuale piazza Ninni. |
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Casa a Capannuccia
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Affresco |
Di Chirico Giacomo
(n. 1844 a Venosa – m.1883 Aversa) Nasce a Venosa (PZ) nel 1844. Muove i primi passi in un ambiente molto povero ed è costretto ad Dopo i primi anni di studi, magistralmente compiuti, si iscrive presso l’Accademia di Roma, sempre sostenuto dall’assegno comunale che gli consente di continuare Tra le due tendenze è la prima a prevalere nel suo stile. Il “pittore del verismo”, come era stato definito, muore nel manicomio di Aversa nel 1883 a soli trentanove anni, dopo un lungo periodo di tenebra mentale. |
Ritratto di Giacomo Di Chirico – Michele Bruno Venosa |
De Luca Giovan Battista
Chiesa – Convento di San Domenico
La fondazione del convento e della chiesa risalgono al XIII secolo; la chiesa fu poi restaurata da Pirro del Balzo quando demolì la Cattedrale di San. Felice ed è stata di nuovo restaurata e ricostruita nel 1737. Subì notevoli danni nel terremoto del 1851. Il convento fu in parte demolito per la ricostruzione di Piazza Orazio ed in parte notevolmente rimaneggiato mediante la costruzione di una nuova cortina sulla piazza stessa. |
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Ninni Giovanni
Palazzi Storici di Venosa
Palazzo De Luca
Nel cortile del palazzo una finestra del cinquecento. Sul portale lo stemma della famiglia De Luca.
Palazzo Veltri ( 1759)
Palazzo Lauridia
Palazzo Altruda (XVII sec.)
Palazzo Rapolla ( XIX sec.)
Palazzo Santangelo (XVII sec.)
Palazzo Frusci
Palazzo Lauridia (Dardes) ( XVIII sec.)